WRITING & PUBLICATIONS ✍🏼📰 BY ELENA CHIAVEGATO


 

24 aprile 2025

Marie Jaëll: Genio dimenticato nel centenario della scomparsa

Nel 2025 si celebrano anniversari illustri: i 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel, i 150 dalla morte di Georges Bizet (e dalla prima rappresentazione della sua Carmen), i 50 anni dalla scomparsa di Dmitri Shostakovich, i 300 anni dalla scomparsa di Alessandro Scarlatti. Eppure, come troppo spesso accade con le compositrici donne, il centenario della morte di Marie Jaëll passa sotto silenzio; una delle musiciste più straordinarie del XIX secolo merita oggi un riconoscimento che le è stato troppo a lungo negato.

 

24 ottobre 2023

Contributo di Elena Chiavegato, Volontaria Team Advocacy di Young Women Network

Claudia Goldin, economista statunitense, ha vinto il Premio Nobel per l’Economia 2023, individuando i diversi fattori causa della disparità di genere tra donne e uomini nel mercato del lavoro. La sua ricerca abbraccia un periodo di duecento anni fino ai giorni nostri, analizza sia i progressi fatti e quali elementi li abbiano favoriti, sia i motivi che sono alla base del gender pay gap.

Nei suoi studi, ha descritto gli anni '70 come un periodo "rivoluzionario" in cui le donne negli Stati Uniti iniziavano a sposarsi più tardi, ad avere accesso all'istruzione superiore compiendo importanti progressi nel mercato del lavoro. In quegli anni la pillola anticoncezionale diventò più facilmente accessibile, eliminando notevolmente i matrimoni precoci, e dando alle donne più tempo per formarsi un'identità al di fuori della casa.

Young Women Network in quanto associazione che promuove l’empowerment delle giovani donne, accoglie con entusiasmo il prestigioso riconoscimento attribuito a Goldin per i suoi studi, in quanto attribuisce legittimità ad un ramo dell’economia come l’Economia di Genere che era sempre stata considerata di secondaria importanza. Inoltre, indica alle istituzioni la necessità di migliorare i sistemi e le culture, piuttosto che attribuire alle singole donne l'onere di cambiare il proprio comportamento.

It’s not just the person who has the greater care responsibilities who is giving up something, but it’s the other person who is living a life of the high-flyer, but is not going to see his child take her first step.”

”We are never going to have gender equality until we also have couple equity.”

“I think the most important thing is to keep moving forward. We need to keep working to create a more equitable world for women, and we need to keep inspiring the next generation of female leaders.”
— Claudia Goldin

CLAUDIA GOLDIN

Premio Nobel per l’Economia 2023

Riconoscimento «Per aver migliorato la nostra comprensione dei risultati nel mercato del lavoro femminile.»

«Ha scoperto i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro.»

«La sua ricerca storica, che abbraccia un periodo di duecento anni fino ai giorni nostri, analizza sia il cambiamento sia i motivi che sono alla base del persistente gender gap.»


Chi è Claudia Goldin?

Nata a New York nel 1946, Claudia Goldin è una delle economiste più influenti al mondo. Dopo aver conseguito il PhD all’Università di Chicago, nel 1989 è diventata la prima donna a ottenere una cattedra di economia all’Università di Harvard. Oggi è anche co-direttrice del Gender in the Economy Study Group presso il National Bureau of Economic Research.

Ha dedicato tutta la sua vita alla questione del lavoro femminile, una delle più importanti cause di disuguaglianza nella nostra società, e ai tentativi per risolverla.

I suoi principali saggi sono:

"Understanding the Gender Gap: An Economic History of American Women” (1990)

Career and Family: Women’s Century-Long Journey toward Equity” (2021)

Ha analizzato ogni minimo aspetto della storia delle donne sul lavoro: dall’impatto della pillola anticoncezionale sulle scelte di carriera, alla decisione di mantenere o meno il cognome da nubile per ragioni legate allo status sociale.

In particolare, Goldin definisce gli anni ’70 come un decennio “rivoluzionario”. È in questo periodo che le donne americane iniziano a sposarsi più tardi, a frequentare in massa l’università e a conquistare un ruolo sempre più rilevante nel mondo professionale. L’accesso più facile alla contraccezione, infatti, riduce drasticamente i matrimoni precoci e permette alle donne di costruirsi un’identità oltre i confini domestici.

Uno degli aspetti più significativi della sua ricerca riguarda il divario salariale di genere. Se in passato la differenza di retribuzione tra uomini e donne era dovuta soprattutto al diverso livello di istruzione o al tipo di lavoro svolto, oggi il problema è più sottile e, forse, più insidioso: il divario emerge spesso tra uomini e donne che fanno lo stesso lavoro. In particolare, Goldin ha messo in luce come la nascita del primo figlio rappresenti ancora oggi una svolta critica per molte donne, spesso costrette a sacrificare avanzamenti di carriera o ridurre l’orario lavorativo.

Claudia Goldin non solo ha rivoluzionato la ricerca economica, ma ha anche dato voce alle esperienze di intere generazioni di donne. Le sue analisi sono uno strumento prezioso per comprendere le disuguaglianze di genere e, soprattutto, per costruire un futuro più equo.